lunedì 17 dicembre 2012

Michele Girardi: "la giornata più bella della mia vita"

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                                              La grinta di Michele Girardi qui con Oliver Trio 

Domenica scorsa Michele Girardiha vinto il Campionato Universitari, Laureati e Giornalisti in quel di Bologna. Una finale in 4 tappe, due a Montegiorgioe due all' Arcoveggio, in cui l'avvocato ha collezionatodue successi, un posto d'onore ed un terzo.

In classifica, il professionista romano classe 1980, ha toccato quota 38, nonostante la perdita del punteggio relativo al secondo con Oliver Trio a causa di un danneggiamento, in partenza, a Luigi Migliaccio.

Avevamo già raccolto, nel numero di sabato, le parole di Michele al termine della prima tornata, conclusa in vetta alla classifica, e oggi ne faremo il protagonista del nostro approfondimento.

Come ci si sente da Campione della tua categoria?
Vincere è sempre bello, ma ottenere il titolo, dopo anni in cui ti esprimi ad un buon livello e dopo qualche cucchiaio di legno di troppo, ha un saporemolto dolce. Devo ammettere che ho avuto fortuna nei sorteggi trovando quattro cavalli al top della condizione, ma sono contento di aver dimostrato di sapermela cavare in qualsiasi tipo di schema o condizione. Ippicamente parlando la giornata più bella della mia vita.

Magari con troppa decisione nell'episodio riservato ai quattro anni?
Effettivamente si, ma non c'è stata cattiveria e anche con Luigi mi sono trovato a festeggiare in premiazione. L'ho indotto a finire nei paletti, guarda il video, per prendermi la seconda posizione alla corda, dopo la corsa ho abbozzato chiedendogli scusa e accettando il provvedimento della giuria, anche se poteva costarmi il titolo. 

Praticamente è come se avessi corso solo tre delle quattro batterie ed in più ho avuto 3 giornate di squalificada scontare il prossimo anno. Alla fine mi sono trovato a giocarmi il tutto per tutto con No Smoke Trio come ti avevo preannunciato sabato.

Come a Montegiorgio, in testa e via?
Come sono arrivato a Bologna ho parlato con Marco Stefani e sono stato rassicurato sulle condizioni dei due targati Trio. Mi aveva detto di fare partenza, con No Smoke, perché il numero dietro l'autostart era quello più adatto per provare il lancio veloce.

Così ho fatto, guarda il video, e non ho trovato molta resistenza da parte di Guido Gnoffo, in lotta con me per il titolo, e neanche rivalsa in Luigi Migliaccio, rimasto in seconda corsia, che dopo averci provato
50 metri si è adeguato, molto correttamente, all'esterno. Sul percorso ho cercato di fare mucchio alle mie spalle per poi aprire il gas in retta d'arrivo sperando di veder arrivare il palo d'arrivo il prima possibile.

Un gran finale per una stagione....?
Molto positivae di alto livello, non sono quasi mai uscito dal marcatore e per questo voglio ringraziare i professionisti con cui, nel corso degli anni, ho stretto una collaborazione molto intensa e cioè: Roberto Totaro, Nicola Del Rosso, il team della scuderia Sant'Eusebio, Vittorio Ballardini, Marco Pettinari, Nicola Merola e Romolo Ossani.

Preferisco affidarmi a loro piuttosto che andare alla ricerca del cavallo di chance volta per volta e la loro fiducia è per me motivo di orgoglio.

Da chi ti ha fatto più piacere ricevere i complimenti?
Sicuramente da Emanuele Ossani, visto il rapporto esistente tra le nostre famiglie, che è corso subito in pista ad abbracciarmi e quelli del Presidente di Giuria. Dopo la giusta reprimenda per quella scorrettezza ai danni di Luigi, si è congratulatodicendomi di aver meritato il titolo.

                                            Il vincitore con il suo "premio" (foto Gresi Bronte)

Quando e perché ti sei avvicinato al mondo delle corse?
Il debuttol'ho effettuato nel 2005 a Taranto e fu un esordio vincente, ma la passione mi è stata trasmessa da bambino visto che mio padre era un proprietario di Romolo Ossani. Con la famiglia Ossani abbiamo instaurato un profondo rapporto di amicizia e ho iniziato a salire in sulky appena maggiorenne frequentando la scuderia di Romolo.

Al mattino presto del sabato sono sempre presente per viverela stupenda quotidianità di questo sport, amo la vitadi scuderia e non mi limito a fare prova o ad attaccare da treno. Romolo è un punto di riferimento e, assieme a Piero Dal Pane, mi ha insegnato molto. Non sono uno scommettitore e anche le riunioni di corse in cui non scendo in pista le vivo dalle scuderie cercando di "rubare" il mestiere ai driver.

Qual'è il tuo guidatore preferito?
Pietro Gubellini, istintivo e sempre al limite, e Roberto Andreghetti, un computer, il mix tra i due darebbe vita al driver perfetto.

Qual'è il momento che preferisci all'interno di una competizione?
Evito la risposta scontata del passaggio sul palo, da vincitore, perché ritengo più adrenalico il portarsi tutti insieme dietro le ali dell'autostart. In quel momento resetti tutto e sei molto vicino ai tuoi avversari, poi in inverno, con la condensa, lo sbuffare dei cavalli è sempre molto affascinante. Ognuno al proprio posto pronti per dare il via alla corsa, qualcosa di unico.

Prima hai accennato ai cavalli di proprietà di tuo padre, ne avete ancora?
Le due femmine, Ira Furiosa Spin e Mira Axe, che avevamo in allenamento, fino a poco tempo fa, le abbiamo messe in razza. Ira è la mia cavalla del cuore e, oltre alla soddisfazione di un piazzamento in Gruppo 3, mi ha regalato tanti bei momenti in scuderia.

Nomen omen, la figlia di Angus Hall ha un carattere fumantino ma poi una volta attaccata al sulky diventava una bambina, con lei ho fatto prove, l'ho passeggiata, l'ho accudita e accompagnata al paddock, tanto che, con buona pace della mia fidanzata, ero solito dire di avere due ragazze.

Un bel test in previsione di....?
Un matrimonio, infatti con Roberta mi sposerò a maggio.

Oltre a questo, cosa riserverà il 2013 al campione dei ULG?
Il passo naturale sarebbe quello di diventare Gentleman Driver come faranno alcuni dei miei colleghi. Sono in possesso dei colori e ho acquisito i parametri per effettuare la conversione della patente, vedremo perché non ho ancora deciso.

Quali sono le tue passioni extra ippiche.
Sono uno sportivo, mi piace sciare ed il gioco del calcio. Tifoso sfegatato della Lazio mi definisco un "Klosedipendente".

Non ti piace scommettere e allora dei 700 euro vinti in conto gioco, presso lo sponsor della manifestazione, cosa ne farai?
Detto che quelle poche volte in cui ho scommesso ho investito ben 5euro, qui invece dovrò movimentare tre volte la somma vinta, sulle quote fisse ippiche, per usufruire del bonus. Avrò necessità di pianificare una tattica e forse giocare pesante qualche piazzato a bassa quota, ma ti confesso che non ne ho idea.
Andrea Milani


via Ippica 2.0
http://www.ippicaduepuntozero.com/2012/12/michele-girardi-la-giornata-piu-bella.html
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