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Lo scorso fine settimana abbiamo vissuto una due giorni ricca di motivi d'interesse, per la nostra amata ippica, sull'asse Sicilia-Toscana. Sia al trotto che al galoppo si sono disputatedelle corse, cosiddette, di selezione e non c'è ne voglia nessuno se, a nostro giudizio, il gesto tecnico più bello l'ha messo in campo Kitten On The Run nel Criterium di Pisa. Altro che "gattino in fuga" come da traduzione del nome in inglese, ma un autentico leonecapace di risolvere in pochi tempi di galoppo una situazione davvero intricata. Un ruggito difficile da dimenticare per Freetown e compagnia. Contattiamo così l'allenatoreGianluca Bietolini per conoscerne le sensazioni dopo la conquista della Listed Race di San Rossore. Ti abbiamo visto molto soddisfatto, dopo la corsa, ma durante come l'hai vissuta? Ho avuto paura di perdere, ma meno male che Kitten ha risolto il tutto... Ti aspettavi uno schema di corsa così complicato? Lo sapevamo a prioriperché conoscendole caratteristichedel figlio di Kitten's Joy, sapevamo di incontrare delle difficoltàdopo l'uscita dallo stallo numero uno. Il puledro, infatti, è partito bene, ma sulla seconda frazione ed in curva ha perso delle posizioni che potevano essere determinanti. Cosa ha influito? Una volta partito ha bisognodi tempo e spazioper trovare la giustaazione e se viene pressatosi irrigidisceperdendo fluiditàdel movimento ed efficacia. Gabriele lo conosce bene e lo ha assecondato anche in curva, nel momento più difficile, confidando molto nel suo cambio di marcia. Quando l'ho visto in corda murato ho pensato di non poter più vincere il Criterium, ma è stato un attimoperché come Gabrielelo ha portato al largo, i giochi si sono chiusi. Kitten ha messo in campo un parziale devastante, di quelli dei cavallibuoni, insomma ha fatto un numero. Quattro corse e quattro primi, meglio non si può e dopo l'inverno quale sarà la strada per il portacolori dei coniugi Ramsey? Un percorso perfettofino ad oggi e voglio sottolinearela difficoltà di affrontare per la prima volta la pista nuova di Pisa con quel numerodi steccato. Dal punto di vista morfologicoe della genealogiapenso non ci sarebbero problemi ad affrontare la distanza dei 2000metri, ma ritengo un obiettivopiù plausibile il Pariolisu miglio. Come abbiamo detto ha 300metri devastanti ed è una qualità che, su quella distanza, può fare la differenza. Mi hanno fatto piacere i complimenti ricevuti, a dimostrazione di un buon lavoro effettuato con il sauro. Non solo Kitten nel tuo roster di puledri a dire di un annata stupenda con i due anni? In scuderia ho effettivamente quattroottimi soggetti e con un ruoloabbastanza definito. Flying Zone... Forse il profilo più interessante, ha messo in mostranelle tre corse effettuate tre aspetti molto positivi del suo essere cavallo da corsa. Al debutto tenacia e voglia di vincere in una pletora di 19protagonisti; in condizionata, a Milano, il primo viaggioin van ed uno slalom, su di una pista nuova, in retta d'arrivo lottandoper portare a casa il successo; nel Campobello, sul pesante, precedendo nettamentei suoi avversari. Meritatutto il rispetto che si dà ai cavalli molto buonie insieme ai signori Ciprianidecideremo l'iter di avvicinamento, una o due corse al massimo, ai big eventdella prossima stagione. Gordol du Mes... Il portacolori della Vamaha recuperato dalla feritasul "campo di guerra" rimediata a Maisons Laffitte. Con lui ho affrontatosolo il tema della velocità, ma sono convinto, ne ho avuto la tentazioneanche in autunno, che abbia le possibilitàper fare bene anche a 1400/1600 metri. Il suo carattere eccezionale gli può permettere di controllareil ritmo e di tenersi quel cambio di marciagià apprezzato sulla breve. E per il gentil sesso Shirley's Kitten.... Anche con lei vedremo in primavera, certamente sono soddisfattodelle sue tre corse. E' una cavalla molto freddae, in carriera, ha subitosolo Punta Stella e Sorella Bella che sono due ottimecavalle. Le qualitàper pensare alle Oakse al percorso classicodelle femmine italianeci sono tutte, ma sarà lei, a marzoo giù di lì, a chiarirlo. Adesso tutti a riposoe poi, come già detto, una o duecorse per testarne ambizionie possibilità. I Kitten sono due esponenti della scuderia di Mr.Ramsey, una formazione importante all'interno della tua scuderia? Certo Mr.Ramsey è un personaggio fantasticoe ha rispetto e fiducia nel lavoro del mio team. Abbiamo un rapporto solido, ben costruito, grazie anche a Paolo Romanelli e John D'Amato i due racing manager di scuderia. I coniugi Ramsey sono sempre informatidi quello che accade in scuderia nel bene, come domenica, o nelle difficoltà, comuni a chi esercita la nostra professione. Prima hai detto che i tuoi quattro moschettieri, a proposito vi buttiamo lì una statistica 15 corse e 12 vittorie conquistate dai "fab four", nel pratico cosa vuol dire? Vuol dire che per due mesi lavoreranno in modo diverso, magari meno stressantema sempre utile allacrescita ed al potenziamento. Con loro svilupperò un training di ginnastica costruttivautilizzando delle barriere a terrao completando dei percorsi leggeri in siepi. Dal punto di vista fisicosaranno così aiutatia sviluppare certe caratteristiche, come alzare la spalla, utili per il completamento correttodella struttura morfologica. Poi a fine gennaioinizieremo la preparazione sulla pista in salitadi Anguillara. Come sarà il 2013? Già...Sono molto contento di essere un allenatore italianoe di svolgere la professione nel mio Paese, spero di essere messo in condizione di farlo. Credo nel lavoro delle associazionidi categoria e di chi sta cercandouna soluzione per ridarealmeno dignità al nostro sport. Andrea Milani via Ippica 2.0 http://www.ippicaduepuntozero.com/2012/12/il-ruggito-del-kitten-bietolini-ha.html tagippicanews | |||
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