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Lo contattiamo in quel di Marsiglia dove in questo momento sta svolgendo la sua professione in collaborazione con l'allenatore Paolo Caravati, come giudichi questa tua esperienza oltralpe? Non è molto che mi sono trasferito ma già ti posso dire che qui si vive un'altra ippica, niente è lasciato al caso e l'organizzazione è perfetta sotto ogni punto di vista. Programmazione, pagamenti a otto giorni, insomma tutto funziona come dovrebbe. Come mai questa scelta? Sono stato contattato dall'allenatore Caravati per lavorare con gli effettivi della scuderia Robinia e non ci ho pensato neanche un attimo a dire di si. Da un mese lavoro in un centro di allenamento a 15 chilometri di distanza da Marsigliain cui soggiornano 600 cavalli. C'è voluto del tempo per entrare negli ingranaggi delle proposizioni francesi, ma adesso dovremmo essere pronti per iniziare a raccogliere i primi risultati. I programmi quali sono? Niente è definito, stiamo seguendo con attenzione la situazione italiana e si potrebbe pensare di rientrare in Italia a primaveracon la ripresa delle corse a Milano. Comunque questa per me è un'ottima alternativa, visto che mi permette comunque di essere presente ad Albenga per assolvere a degli ingaggi e, in particolar modo, a scendere in pista con gli allievi di Sordi. Assist perfetto e allora, prima di scoprire passo passo i punti salienti della tua carriera, analizziamo le tue chance nel convegno di oggi. Alla prima sarai in sella a Plisant Stroll, una piazza? In questo handicap per due anni può correre bene, il peso mi sembra quello giusto e la compagnia non è certo trascendentale. Rock My Soul favorito e noi subito dietro. Nell'handicap per tre anni sarai a bordo di Team On Board, compito complesso? Mi sembra una prova molto equilibrata in cui anche Team può dire la sua, non mi sento però di indicarla come favorita e gli preferisco Bionic Soul e Toma Spy. La corsa successiva è una vendere per tre anni e oltre, con Astor di Frale pensi di avere qualche possibilità di vittoria? Mi sembra difficile battere Art Basel con Max Tellini, a vendere l'allievo di Goldin ha sempre prima chance. Astorè un cavallo molto caratteriale, ma penso di poter lottare per un piazzamento. Prima del Quinté scenderai in pista con Hollow Bastion. Nel suo ultimoingaggio ha sofferto la pista resa dura dal maltempo, oggi dovrebbe essere meglio e credo sia lui il favoritonaturale della prova. I principali avversari sono Blu Air Crypto e Roman Place. Nel TQQ interpreterai Hawk Of The Stars, ci sta? Gran bellacorsa dall'esito sicuramente non scontato, Hawk si trova bene ad Albenga, è a suo agio sulla sabbia, porta unpeso consono alle sue possibilità, insomma ci sono tutti gli ingredienti per giocarsi una bella chance. In ordine di preferenza scelgo favorita Happy Taily, ad Albenga si trasforma, la mia compagna di training Orna Ben Ami, sfortunata con me all'ultima, Hawk come terza scelta, Colpevole e per finire Jakid. Cinque monte per Simone Sordi a dire di un rapporto stretto di collaborazione, sei soddisfatto di questo? Molto, ormai è più di un anno che salgo in sella ai suoi allievi e si è instaurato un bel rapporto. I buoni risultati sono figli di un lavoro di qualità, nel dietro le quinte, che inizia con la scelta delle corse giuste e finisce con il far sentire il fantino parte di un team. Fiducia, rispetto, dialogo, precisione questo è Simone Sordi ed il resto viene di conseguenza. Classe 1980 con 623 corse vinte in carriera, ma come sono stati i tuoi inizi? Papàfaceva l'artiere a San Siro e ho iniziato da bambino a frequentare il mondo delle corse visto che abitavamo nelle case all'interno dell'ippodromo. I cavalli sono stati una costante della mia crescita e di certo non avrei potuto fare... l'astronauta. Le prime corse? Apprendista allievo dai Botti e poi subito alla corte di Bruno Grizzetti. Sono stato cinque anni con Bruno, allora un giovane allenatore rampante allaprima esperienza a San Siro con una quindicina di cavalli, e ho fatto tanta esperienza, soprattutto a Torino, vincendo molto. Poi nel prosieguo della mia carriera sono ritornato per ben due volte a collaborare con lui e mi ha sempre dato delle buone chance ed è grazie a lui se mi sono potuto togliere la soddisfazione di vincere qualche corsa di prestigio. Qual'è stata la più importante? La mia primaListed Race in sella ad un soggetto importante come Mastroianni nel Daumier alle Capannelle. L'accelerazione messa in campo quel giorno, dal figlio di Selkirk, solo a ricordarla mi mette i brividi. Mi piace citare anche la Coppa d'Oro di Milano con Storm Mountain sui 3000 metri, una facile vittoria, ma nel mio ippodromo ha avuto un sapore molto particolare. Ricordi invece la tua prima vittoria? Avvenne a Torinoe dopo 15 tentativi andati a vuoto fu come respirare, per la prima volta, una boccata di aria fresca. In tanti anni di carriera a quale cavallo ti sei legato maggiormente al di là del risultato sportivo? Take Me, una femmina da Glen Jordan con cui ho vinto quattrodelle cinque corse, riportate nella sua carriera, oltre ad innumerevoli posti d'onore. Un caratteraccio, non passava l'ultimo cavallo, tanto che ci ho messo un anno per capirecome prenderla. Con lei in corsa le ho provate tutte e mi sono fatto un bagaglio di esperienza che poi ho utilizzatonel corso degli anni. Nel 2012 hai vinto il Premio La Novella a Varese, come giudichi la tua stagione? Il successo con Mystery Cool in un Handicap Principale, di buona tradizione, è stato un bel traguardo dopo che l'aver perso una scuderia importante, come la Incolinx, mi ha limitato nelle chance importanti da giocarmi. Una vittoria a sorpresa, 30/1, con l'allieva di Cristiana Signorelli, ma devo dire che non è stato difficile. Ho eseguito gli ordini ed è andato tutto bene. Mi piace lavorare e sono contento di quello che ho ottenuto. Non mi pongo particolari obiettivi da centrare nel futuro, ma spero di continuare, anche nei prossimi anni, ad essere regolarenel rendimento e ben voluto dagli addetti ai lavori. In chiusura c'è spazio per i ringraziamenti, tu a chi li devi fare? Sicuramente a mio padre. Un punto di riferimento costante, mi ha indirizzato sulla strada giusta e non ha permesso deviassida quella che riteneva la via maestra. Poi voglio citare Dario Vargiu per quei complimenti, molto veri e sentiti, fatti dopo una mia vittoria a Varese, a lui mi lega un'amiciziaspeciale. Andrea Milani via Ippica 2.0 http://www.ippicaduepuntozero.com/2012/12/marsiglia-albenga-il-viaggio-di-sergio.html tagippicanews | |||
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