lunedì 17 dicembre 2012

Michele Girardi: "la giornata più bella della mia vita"

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                                              La grinta di Michele Girardi qui con Oliver Trio 

Domenica scorsa Michele Girardiha vinto il Campionato Universitari, Laureati e Giornalisti in quel di Bologna. Una finale in 4 tappe, due a Montegiorgioe due all' Arcoveggio, in cui l'avvocato ha collezionatodue successi, un posto d'onore ed un terzo.

In classifica, il professionista romano classe 1980, ha toccato quota 38, nonostante la perdita del punteggio relativo al secondo con Oliver Trio a causa di un danneggiamento, in partenza, a Luigi Migliaccio.

Avevamo già raccolto, nel numero di sabato, le parole di Michele al termine della prima tornata, conclusa in vetta alla classifica, e oggi ne faremo il protagonista del nostro approfondimento.

Come ci si sente da Campione della tua categoria?
Vincere è sempre bello, ma ottenere il titolo, dopo anni in cui ti esprimi ad un buon livello e dopo qualche cucchiaio di legno di troppo, ha un saporemolto dolce. Devo ammettere che ho avuto fortuna nei sorteggi trovando quattro cavalli al top della condizione, ma sono contento di aver dimostrato di sapermela cavare in qualsiasi tipo di schema o condizione. Ippicamente parlando la giornata più bella della mia vita.

Magari con troppa decisione nell'episodio riservato ai quattro anni?
Effettivamente si, ma non c'è stata cattiveria e anche con Luigi mi sono trovato a festeggiare in premiazione. L'ho indotto a finire nei paletti, guarda il video, per prendermi la seconda posizione alla corda, dopo la corsa ho abbozzato chiedendogli scusa e accettando il provvedimento della giuria, anche se poteva costarmi il titolo. 

Praticamente è come se avessi corso solo tre delle quattro batterie ed in più ho avuto 3 giornate di squalificada scontare il prossimo anno. Alla fine mi sono trovato a giocarmi il tutto per tutto con No Smoke Trio come ti avevo preannunciato sabato.

Come a Montegiorgio, in testa e via?
Come sono arrivato a Bologna ho parlato con Marco Stefani e sono stato rassicurato sulle condizioni dei due targati Trio. Mi aveva detto di fare partenza, con No Smoke, perché il numero dietro l'autostart era quello più adatto per provare il lancio veloce.

Così ho fatto, guarda il video, e non ho trovato molta resistenza da parte di Guido Gnoffo, in lotta con me per il titolo, e neanche rivalsa in Luigi Migliaccio, rimasto in seconda corsia, che dopo averci provato
50 metri si è adeguato, molto correttamente, all'esterno. Sul percorso ho cercato di fare mucchio alle mie spalle per poi aprire il gas in retta d'arrivo sperando di veder arrivare il palo d'arrivo il prima possibile.

Un gran finale per una stagione....?
Molto positivae di alto livello, non sono quasi mai uscito dal marcatore e per questo voglio ringraziare i professionisti con cui, nel corso degli anni, ho stretto una collaborazione molto intensa e cioè: Roberto Totaro, Nicola Del Rosso, il team della scuderia Sant'Eusebio, Vittorio Ballardini, Marco Pettinari, Nicola Merola e Romolo Ossani.

Preferisco affidarmi a loro piuttosto che andare alla ricerca del cavallo di chance volta per volta e la loro fiducia è per me motivo di orgoglio.

Da chi ti ha fatto più piacere ricevere i complimenti?
Sicuramente da Emanuele Ossani, visto il rapporto esistente tra le nostre famiglie, che è corso subito in pista ad abbracciarmi e quelli del Presidente di Giuria. Dopo la giusta reprimenda per quella scorrettezza ai danni di Luigi, si è congratulatodicendomi di aver meritato il titolo.

                                            Il vincitore con il suo "premio" (foto Gresi Bronte)

Quando e perché ti sei avvicinato al mondo delle corse?
Il debuttol'ho effettuato nel 2005 a Taranto e fu un esordio vincente, ma la passione mi è stata trasmessa da bambino visto che mio padre era un proprietario di Romolo Ossani. Con la famiglia Ossani abbiamo instaurato un profondo rapporto di amicizia e ho iniziato a salire in sulky appena maggiorenne frequentando la scuderia di Romolo.

Al mattino presto del sabato sono sempre presente per viverela stupenda quotidianità di questo sport, amo la vitadi scuderia e non mi limito a fare prova o ad attaccare da treno. Romolo è un punto di riferimento e, assieme a Piero Dal Pane, mi ha insegnato molto. Non sono uno scommettitore e anche le riunioni di corse in cui non scendo in pista le vivo dalle scuderie cercando di "rubare" il mestiere ai driver.

Qual'è il tuo guidatore preferito?
Pietro Gubellini, istintivo e sempre al limite, e Roberto Andreghetti, un computer, il mix tra i due darebbe vita al driver perfetto.

Qual'è il momento che preferisci all'interno di una competizione?
Evito la risposta scontata del passaggio sul palo, da vincitore, perché ritengo più adrenalico il portarsi tutti insieme dietro le ali dell'autostart. In quel momento resetti tutto e sei molto vicino ai tuoi avversari, poi in inverno, con la condensa, lo sbuffare dei cavalli è sempre molto affascinante. Ognuno al proprio posto pronti per dare il via alla corsa, qualcosa di unico.

Prima hai accennato ai cavalli di proprietà di tuo padre, ne avete ancora?
Le due femmine, Ira Furiosa Spin e Mira Axe, che avevamo in allenamento, fino a poco tempo fa, le abbiamo messe in razza. Ira è la mia cavalla del cuore e, oltre alla soddisfazione di un piazzamento in Gruppo 3, mi ha regalato tanti bei momenti in scuderia.

Nomen omen, la figlia di Angus Hall ha un carattere fumantino ma poi una volta attaccata al sulky diventava una bambina, con lei ho fatto prove, l'ho passeggiata, l'ho accudita e accompagnata al paddock, tanto che, con buona pace della mia fidanzata, ero solito dire di avere due ragazze.

Un bel test in previsione di....?
Un matrimonio, infatti con Roberta mi sposerò a maggio.

Oltre a questo, cosa riserverà il 2013 al campione dei ULG?
Il passo naturale sarebbe quello di diventare Gentleman Driver come faranno alcuni dei miei colleghi. Sono in possesso dei colori e ho acquisito i parametri per effettuare la conversione della patente, vedremo perché non ho ancora deciso.

Quali sono le tue passioni extra ippiche.
Sono uno sportivo, mi piace sciare ed il gioco del calcio. Tifoso sfegatato della Lazio mi definisco un "Klosedipendente".

Non ti piace scommettere e allora dei 700 euro vinti in conto gioco, presso lo sponsor della manifestazione, cosa ne farai?
Detto che quelle poche volte in cui ho scommesso ho investito ben 5euro, qui invece dovrò movimentare tre volte la somma vinta, sulle quote fisse ippiche, per usufruire del bonus. Avrò necessità di pianificare una tattica e forse giocare pesante qualche piazzato a bassa quota, ma ti confesso che non ne ho idea.
Andrea Milani


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San Rossore: un Tocco di Fortuna prima di Natale

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L'inizio delle corse è fissato per le 13.30 anche oggi. Tra le sette corse in programma

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Anticipo dichiarazione partenti

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In concomitanza con le festività natalizie la società Alfea è stata autorizzata ad anticipare i termini per la dichiarazione dei partenti



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NO corse il 18, 19, 20, 21 e 23 DICEMBRE 2012.

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Vi informiamo che le corse in programma per martedì 18 (trotto), mercoledì 19 (galoppo), giovedì 20 (trotto), venerdì 21 (galoppo) e domenica 23 (galoppo) p.v. NON SI EFFETTUERANNO PER RINVIO DISPOSTO DALL' A.S.S.I..

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Le corse del 19 dicembre 2012

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MERCOLEDI' 19 DICEMBRE - QUINDICESIMA GIORNATA

 

L'inizio delle corse è fissato per le 13.30 anche oggi. Tra le sette corse in programma



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Capannelle: le anticipazioni del martedì

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Tris, tre corse in ostacoli, dieci partenti in media per ogni corsa, la pista all weather insomma gli ingredienti per un interessante pomeriggio invernale mentre occorre ricordare ancora che per gli ultimi due fine settimana dell'anno le capannelle saranno al pieno centro della attenzione del galoppo italiano perché si correrà tanto il sabato come la domenica. Intanto a chiudere questo pomeriggio ecco la corsa tris con i tre anni sul miglio e in 15.

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domenica 16 dicembre 2012

Marsiglia-Albenga: il viaggio di Sergio Urru alla caccia del Quintè

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Sergio Urru dal profilo Facebook
Sono pochi gli ippodromi che non abbiamo ancora visitato nel nostro tour virtuale per lo stivale tricolore e oggi, grazie a Sergio Urru, metteremo sotto i riflettori il convegno di Albenga incentrato sulla Tris Quarté Quinté delle 18.30. Sergio sarà impegnato in cinquedelle sei corse in programma sempre per il training di Simone Sordi.

Lo contattiamo in quel di Marsiglia dove in questo momento sta svolgendo la sua professione in collaborazione con l'allenatore Paolo Caravati, come giudichi questa tua esperienza oltralpe?
Non è molto che mi sono trasferito ma già ti posso dire che qui si vive un'altra ippica, niente è lasciato al caso e l'organizzazione è perfetta sotto ogni punto di vista. Programmazione, pagamenti a otto giorni, insomma tutto funziona come dovrebbe.

Come mai questa scelta?
Sono stato contattato dall'allenatore Caravati per lavorare con gli effettivi della scuderia Robinia e non ci ho pensato neanche un attimo a dire di si. Da un mese lavoro in un centro di allenamento a 15 chilometri di distanza da Marsigliain cui soggiornano 600 cavalli. C'è voluto del tempo per entrare negli ingranaggi delle proposizioni francesi, ma adesso dovremmo essere pronti per iniziare a raccogliere i primi risultati.

I programmi quali sono?
Niente è definito, stiamo seguendo con attenzione la situazione italiana e si potrebbe pensare di rientrare in Italia a primaveracon la ripresa delle corse a Milano. Comunque questa per me è un'ottima alternativa, visto che mi permette comunque di essere presente ad Albenga per assolvere a degli ingaggi e, in particolar modo, a scendere in pista con gli allievi di Sordi.

Assist perfetto e allora, prima di scoprire passo passo i punti salienti della tua carriera, analizziamo le tue chance nel convegno di oggi. Alla prima sarai in sella a Plisant Stroll, una piazza?
In questo handicap per due anni può correre bene, il peso mi sembra quello giusto e la compagnia non è certo trascendentale. Rock My Soul favorito e noi subito dietro.

Nell'handicap per tre anni sarai a bordo di Team On Board, compito complesso?
Mi sembra una prova molto equilibrata in cui anche Team può dire la sua, non mi sento però
di indicarla come favorita e gli preferisco Bionic Soul e Toma Spy.

La corsa successiva è una vendere per tre anni e oltre, con Astor di Frale pensi di avere qualche possibilità di vittoria?
Mi sembra difficile battere Art Basel con Max Tellini, a vendere l'allievo di Goldin ha sempre prima chance. Astorè un cavallo molto caratteriale, ma penso di poter lottare per un piazzamento.

Prima del Quinté scenderai in pista con Hollow Bastion.
Nel suo ultimoingaggio ha sofferto la pista resa dura dal maltempo, oggi dovrebbe essere meglio e credo sia lui il favoritonaturale della prova. I principali avversari sono Blu Air Crypto e Roman Place.

Nel TQQ interpreterai Hawk Of The Stars, ci sta?
Gran bellacorsa dall'esito sicuramente non scontato, Hawk si trova bene ad Albenga, è a suo agio sulla sabbia, porta unpeso consono alle sue possibilità, insomma ci sono tutti gli ingredienti per giocarsi una bella chance. In ordine di preferenza scelgo favorita Happy Taily, ad Albenga si trasforma, la mia compagna di training Orna Ben Ami, sfortunata con me all'ultima, Hawk come terza scelta, Colpevole e per finire Jakid.

Cinque monte per Simone Sordi a dire di un rapporto stretto di collaborazione, sei soddisfatto di questo?
Molto, ormai è più di un anno che salgo in sella ai suoi allievi e si è instaurato un bel rapporto. I buoni risultati sono figli di un lavoro di qualità, nel dietro le quinte, che inizia con la scelta delle corse giuste e finisce con il far sentire il fantino parte di un team. Fiducia, rispetto, dialogo, precisione questo è Simone Sordi ed il resto viene di conseguenza.

Classe 1980 con 623 corse vinte in carriera, ma come sono stati i tuoi inizi?
Papàfaceva l'artiere a San Siro e ho iniziato da bambino a frequentare il mondo delle corse visto che abitavamo nelle case all'interno dell'ippodromo. I cavalli sono stati una costante della mia crescita e di certo non avrei potuto fare... l'astronauta.

Le prime corse?
Apprendista allievo dai Botti e poi subito alla corte di Bruno Grizzetti. Sono stato cinque anni con Bruno, allora un giovane allenatore rampante allaprima esperienza a San Siro con una quindicina di cavalli, e ho fatto tanta esperienza, soprattutto a Torino, vincendo molto.

Poi nel prosieguo della mia carriera sono ritornato per ben due volte a collaborare con lui e mi ha sempre dato delle buone chance ed è grazie a lui se mi sono potuto togliere la soddisfazione di vincere qualche corsa di prestigio.

Qual'è stata la più importante?
La mia primaListed Race in sella ad un soggetto importante come Mastroianni nel Daumier alle Capannelle. L'accelerazione messa in campo quel giorno, dal figlio di Selkirk, solo a ricordarla mi mette i brividi. Mi piace citare anche la Coppa d'Oro di Milano con Storm Mountain sui 3000 metri, una facile vittoria, ma nel mio ippodromo ha avuto un sapore molto particolare.

Ricordi invece la tua prima vittoria?
Avvenne a Torinoe dopo 15 tentativi andati a vuoto fu come respirare, per la prima volta, una boccata di aria fresca.

In tanti anni di carriera a quale cavallo ti sei legato maggiormente al di là del risultato sportivo?
Take Me, una femmina da Glen Jordan con cui ho vinto quattrodelle cinque corse, riportate nella sua carriera, oltre ad innumerevoli posti d'onore. Un caratteraccio, non passava l'ultimo cavallo, tanto che ci ho messo un anno per capirecome prenderla. Con lei in corsa le ho provate tutte e mi sono fatto un bagaglio di esperienza che poi ho utilizzatonel corso degli anni.

Nel 2012 hai vinto il Premio La Novella a Varese, come giudichi la tua stagione?
Il successo con Mystery Cool in un Handicap Principale, di buona tradizione, è stato un bel traguardo dopo che l'aver perso una scuderia importante, come la Incolinx, mi ha limitato nelle chance importanti da giocarmi. Una vittoria a sorpresa, 30/1, con l'allieva di Cristiana Signorelli, ma devo dire che non è stato difficile. Ho eseguito gli ordini ed è andato tutto bene.

Mi piace lavorare e sono contento di quello che ho ottenuto. Non mi pongo particolari obiettivi da centrare nel futuro, ma spero di continuare, anche nei prossimi anni, ad essere regolarenel rendimento e ben voluto dagli addetti ai lavori.

In chiusura c'è spazio per i ringraziamenti, tu a chi li devi fare?
Sicuramente a mio padre. Un punto di riferimento costante, mi ha indirizzato sulla strada giusta e non ha permesso deviassida quella che riteneva la via maestra. Poi voglio citare Dario Vargiu per quei complimenti, molto veri e sentiti, fatti dopo una mia vittoria a Varese, a lui mi lega un'amiciziaspeciale.
Andrea Milani


via Ippica 2.0
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Rispoli vince nel nome di Amedeo Valeri a Sha Tin

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                                           Rispoli indice al cielo in ricordo di Amedeo Valeri

Nel convegno appena conclusosi a Sha Tin, Hong Kong, Umberto Rispoli ha siglato in sella a Perfect Hedge un Handicap, guarda il video, per anziani sui 1400 metri. Una vittoria di routine, anche se ha pagato 10.9 al tot, impreziosita dal gesto compiuto sul palo da Umbertino e dalle parole del dopo corsa riprese da Facebook: "..anche se non ti riporterà in vita....ho mantenuto la mia promessa!!!.....il mio primo pensiero e stato per te. Ciao Amedeo".


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Mirco Demuro vince l'Asahi Hai di Gr1 con Logotype

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                                         La lotta furibonda tra Logotype, all'interno, e Codino

Nella mattinata di oggi è arrivata la notizia dell'ennesimo capolavoro di Mirco Demuro nella sua esperienza in Giappone. A Nakayama in coppia con Logotype ha vinto la 64 esima edizione dell'Asahi Hai Futurity Stakes per due anni sul miglio di Gr 1, ottavo sigillo al massimo livello in Giappone, respingendo di un naso il favorito ed imbattuto, tre su tre, Codino.

Mirco con il figlio di Lohengrin ha anticipato in maniera costante Codino dando vita ad una lotta furibonda nelle fasi finali, guarda il video, difendendosi strenuamente fin sul palo. Al terzo posto, lontano dai primi due, è terminato Gottfried con in sella Soumillon.

Settimo cavallo del campo ha pagato 34.5 al totalizzatore ed ha permesso a Mirco di bissare il successo in questa prova dopo la vittoria nel 2010 con Grand Prix Boss. Logotype è allenato da Tsuyoshi Tanaka, trainer tra gli altri di Majesty Bio, ed è un portacolori di Teruya Yoshida allevato dalla Shadai Farm.

Il primo risalto di Gruppo per Logotype che aveva affinato la preparazione proprio vincendo insieme a Mirco una condizionata del convegno della Japan Cup ed è entrato nella lista dei partecipanti solo all'ultimo istante.


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sabato 15 dicembre 2012

Claudio Colombi: da Romano Savelli a Buonaccorsi una carriera vissuta sulle montagne russe

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Claudio Colombi dal profilo Fb
Il protagonista dell'intervista di oggi è Claudio Colombi, il fantino livornese sarà impegnato a Pisa in quattro delle sei prove del convegno. Nato nel 1974 ha vinto 1282 corse in oltre venti anni di carriera, una chiacchierata sincera, priva di fronzoli in cui Claudio ripercorre, oltre a parlare delle chance dei suoi allievi, i momenti salienti di una vita passata in sella ai purosangue.

Claudio un 2012 iniziato in salita e concluso però in maniera positiva, sei soddisfatto?
Sono contento perché sono a Pisa con i cavalli della mia compagna, Maria Moneta, e mi trovo molto bene. Sto vivendo un bel periodo e, dopo un brutto inizio, sono riuscito a vincere una corsa importante come il Mario Incisa Della Rocchetta con Faciascura, un Gruppo 3 di grande tradizione, e una Listed Race, l'Alberto Giubilo, con Freetown.

Quale delle due ti ha dato maggior soddisfazione?
Sicuramente quella con la portacolori della Rencati perché è arrivata subito dopo l'interruzionedel rapporto con la Incolinx. Un mese difficile in cui venivo scansato dalla quasi totalità degli allenatori e devo ringraziare i Botti per avermi rimesso in sella e permessodi vincere una prova di grande livello.

Avevo iniziato l'anno credendo di far bene con la flotta dei rosa-verdi di Romeo ed invece ho dovuto, per l'ennesima volta, risalire la china. Tornare a vincere mi ha permesso di superare una nuova sfida e ti assicuro che è stata una grossa soddisfazione.

Difficile ripercorre una carriera così lunga, ma proviamo andando con ordine. I tuoi inizi?
Papà Massimo è stato fantino e poi allenatore, quindi un percorso di avvicinamento classico. Sin da bambino ho sentito la passione per il cavallo, il fascino del mestiere di jockey e il peso della tradizionedi questo sport nella mia città. Vivere a stretto contatto con il cavallo, l'adrenalina della competizione, la vita da fantino rappresentava il mio ideale e l'approdo in scuderia ne è stata la logica conseguenza. Oltre a me anche mio fratello Michele ha seguito le orme di papà.

Le prime vittorie?
A Livorno con Romano Savelli, allenatore storico dell'impianto labronico, in sei mesi persi il discarico e iniziai la collaborazione, durata cinque anni, con Maurizio Guarnieri. Un periodo fantastico in cui vincemmo tanto e culminato con una stagione milanese da favola.

Un bel trampolino di lancio?
Certo, ma la mia carriera non è stata certo priva di alti e bassi e le cose non presero la piega giusta.

Un momento di difficoltà?
Prima di parlarne fammi
sottolineare, perché ci servirà a capire come ne sono uscito da questa difficoltà, il bello di quegli anni. Mi sono sposato e ho avuto la gioia di veder nascere il mio primo figlio, seguito da due femmine, un aspetto decisivodella mia vita, anche se poi mi sono separato da mia moglie.

Un periodo buio dovuto a cosa?
Nel 1997ebbi una brutta esperienza con il doping, fece molto rumore perché fui uno dei primi a essere testato e trovato positivo. Si aprì per me un lungo momento di riflessionee mi aggrappai proprio alla mia famiglia ed al lavoro. La forza per eliminare i cattivi pensieri e le pessime abitudini me la diede mio figlio, aveva bisogno di un padre maturo, di una figura importante a cui fare riferimento e non volevo deluderlo.

Quando ne sei uscito?
Decisivo fu Max Tellini nell'indicarmi la possibilità, lui era la prima montama dovette lasciare per altri impegni, di prestare la mia professione a Bolgheri, nell'autunno del 2000, per i colori storici della Razza Dormello Olgiata. Venivo da un periodo, a Romacon Armando Renzoni, in cui non ne andava dritta una che era una. Il fascino di quella divisa e la fortuna di arrivare in un momento di scuderia felice, con dei buoni cavalli da montare, mi permise di riprendere fiato.

Corriamo veloci anche noi per arrivare ai giorni nostri e citiamo le altre tappe più importanti.
Laura Grizzettie poi il fratello Bruno con cui mi sono tolto molte soddisfazioni. Grazie a lui ho imparato un modo diverso di intendere e svolgere la mia professione perché alla sua corte si viaggia ad una velocità superiore rispetto agli altri trainer.

Mi resta da citare l'esperienza con i Botti, loro mi hanno dato e continuano a darmi, pur avvalendosi dei migliori fantini italiani, delle chance importanti. Oggi sto bene nel vestito da freelance perché so cosa valgo, ma il rinnovarsi della stima di questi grandi allenatori, con ingaggi anchorché saltuari, mi fa molto piacere.

Una carriera condizionata dalla tua struttura fisica non proprio da fantino.
Ricordo le parole di alcuni secondo cui non avrei potuto proseguire già dopo i primi due anni della mia professione. Convivo con il problema del peso e lo faccio da 20 anni senza l'uso della bilancia. Non voglio esserne schiavo e, con l'andare del tempo, ho imparato a gestirminella maniera giusta. Vivo sereno, faccio molto sport e tante saune, sono riuscito a portare avanti il mestiereche sognavo di fare da bambino e per me è una grandevittoria.

A proposito di vittoria, ne ricordi una in particolare?
Sembra una frase fatta, ma devo dirti che nel nostro lavoro è sempre l'ultima quella più importante. Mi piace ricordare quelle ottenute con Red Kimi, non perché importanti, ma per il suo essere molto particolare e per aver trovato, grazie al non usare la frusta, il giusto feeling con il figlio diDenon.

La sensazioneche si prova in quei 20 metri passato il palo da vincitoreè sempre unica ed indescrivibile. Quello è il momento in cui vieni ripagato per tutti i sacrifici che la professione di fantino ti obbliga a fare.

Passiamo ora all'attualità delle corse di Pisa e vediamo le possibilità dei tuoi allievi. Alla quarta debutti con Bastiani.
Ti confesso che del portacolori della Razza Dormello Olgiata so poco. La genealogia è buona, l'ho visto al mattino ed è proprio un bel cavallo. Difficile sbilanciarsi in questa prova, ma se può essere utile so che stimano buono l'allievo di Santini, Lanfort.

Nella prova successiva sei in sella a Tildema.
Alziamo il tiro sulle ali di una forma invidiabile ed una spiccata attitudineal tracciato, basterà insieme all'ottimo numero di steccato? I chili sono tanti, ma speriamo di metterli tutti in fila, come predilige, e di salvare un piazzamento. Il ruolo di favorito mi sembra calzi a pennello per Beso.

Debuttanti femmine a bordo della Guarnieri Baby Nelson.
Anche in questo caso sbilanciarsi non è semplice, però si è fatta notareal mattino per la bella condizione.

Alla settima formerai il binomio con Buonaccorsi, favorito?
L'ho già montato in passato e nel Rosemberg mi ha fatto una buona impressione. Non ci nascondiamo e proveremo a respingere Ksenia e King of Axum, i due avversari principali.

Dopo 22 anni di carriera qual'è il tuo obiettivo?
In questo momento non ne ho perché è l'ippica a non essere in grado di offrirne. Non vedo un futuro e sai come si dice, a sofferenza lunga corrisponde morte certa...Non mi arrendo, ma non c'è la minima certezza a supportare la nostra passione e a permetterci di imbastire un progetto.

Nonostante questo amo fare il fantino e mi piacerebbe fare sapere agli italiani, attraverso un programma di comunicazione serio, che il nostro sport è capace di produrre figure di alta professionalità. Dobbiamo affidarci ad un manager che sia capace di ricreare la nostra immagine e la sappia proporre al nostro esterno.

Si prospettano giorni difficili in futuro, con chi li vorrai condividere?
Con la stessa persona a cui ho fatto riferimento nel secondo tempodella mia carriera, Maria Moneta.
Andrea Milani


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Calcioscommesse: 13 arresti in Bulgaria.

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Undici calciatori sono stati arrestati in Bulgaria dai servizi speciali per la lotta alla criminalità organizzata. I giocatori militavano nel Chernomorets (serie A, sesta in classifica) e nel Neftochimik (capolista in serie B). Secondo gli inquirenti i calciatori sarebbero implicati in scommesse illegali. Oltre ai calciatori sono stati arrestati anche due rappresentanti di bookmaker che avrebbero reclutato calciatori delle due squadre, che a loro volta avrebbero avuto il compito di raccogliere le puntate dai rispettivi compagni di squadra.


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venerdì 14 dicembre 2012

Finale ULG: Michele Girardi leader al giro di boa

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                                         I protagonisti del Campionato ULG (foto Gresi Bronte)  

All'interno del nostro focus giornaliero ci occupiamo dell'atto conclusivo, in corso di svolgimento, del Campionato Universitari, Laureati e Giornalisti 2012. Ieri si sono disputate le prime due prove a Montegiorgio e nella giornata di domaniandrà in scena il gran finale presso l'ippodromo dell' Arcoveggio in Bologna.

In testa alla classifica troviamo Michele Girardi con 22punti, una vittoria ed un terzo, seguito da Riccardo Monticon 21,5 punti, stessi risultati ma minor punteggio di ingresso, poi Gloria Zuccaro con 14, due quarti posti, in coppia con Guido Gnoffo, un secondo, Fabrizio Bongiovanni con 12,5, un posto d'onore, e Luigi Migliaccio a 5. In coda Angelo Boccia a 4,5, Tommaso Bianco a 4 e Massimiliano Staffieri a 1,5.

Di ritorno dal San Paolo contattiamo Michele. Non male come inizio?
Direi proprio di si. La vittoria finale è ancora lontana, ma dopo i due cucchiai di legno, il quarto posto, delle ultime due edizioni mi piacerebbe almeno salire sul podio.

Una facile vittoria con Ninnola Ern ed un gran finish con Loyd Wf, soddisfatto di come hai guidato?
Penso di aver preso il massimo. Con la femmina di Quarnetisapevo di poter contare per il successo perché nel ricevere gli ordini avevo capito che c'era grossa fiducianell'entourage. Mi è stato detto di provare a correre al comandoe di passare una prima parte di gara tranquilla, per poi iniziare a camminare. Cavalla in forma, ordini eseguiti, facile vittoria

Con Loyd Wf l'allenatore Pettinari mi aveva avvisato che avrei fatto fatica a caricarmelo in mano. Il Waikiki Beach ha un problema ad un occhio e fino a che non ha trovato un punto di riferimento non sono riuscito a lanciarlo, poi in retta d'arrivo ha messo il turbo. 

E' d'obbligo uno sguardo alle corse di domenica.
Sarò in sulky a due targati Trio e penso che mi giocherò il tutto per tutto nella prova a maggior dotazione con No Smoke Trio. Non sarà semplice perché è una prova molto equilibrata, ma spero di trovare con lui i punti necessari per il titolo. Nella prima prova con Oliver Trio sarà
difficile impensierire Oliver Caf, ma cercherò di sfruttarne la velocità iniziale per rubacchiare qualche punticino.

Ora il nostro microfono virtuale passa al deus ex machina del circuito nonché leader della classifica, al termine della stagione regolamentare, Guido Gnoffo. Com'è andata?
Bene, nessun appiedamento, corse regolarie con un ottimomovimento di gioco. Per quello che mi riguarda sono li vicinoai primi, ma la giornata di domenicami sembra tutta in salita.

Guiderai Offen Matto e Giulio Cesare Mmg, poche chance?
Le possibilità sono legatealla loro velocitàiniziale e ad uno schemafavorevole, ma la loro forma è abbastanza nebulosa. Nella corsa riservata ai quattroanni ritengo Federico Bongiovanni il favorito, mi piace anche la cavalla di Tommaso Biancoe poi per un piazzamento se la giocano il mio assieme a quello di Girardi.

Nell'atto conclusivo vedo bene Staffieri e Zuccaro e ancora Bongiovanni con Lillà Spin.

Chi è il tuo favorito per il titolo?
Tirando le somme il ruolo spetta a Bongiovanni, mentre il mio massimo obiettivo è il podio.

In questa edizione siete stati affiancati anche da un'azienda del settore.
Il main sponsor della manifestazione è Betflagche, oltre a premiare i quattrovincitori delle batterie con una targa ricordo, metterà in palio, per tuttii finalisti, dei buoni in denaro in forma di conto gioco da utilizzare sulla loro piattaforma.

Vorrei poi sottolinearel'impegno del mio "collega" Angelo Boccianel coinvolgere tutti gli attori del convegno di Bologna, mettendo a disposizione dei premiper i guidatori vincitori delle corse in programma.

Tra i protagonisti del circuito chi è stato il più regolare nel rendimento?
Devo segnalare la bellastagione di Gloria Zuccaro, 124 punti finali, praticamente non è mai uscitadal marcatore. In pista con noi dal 2005, non ha sbagliato nulla quest'anno.

La sorpresa di questa stagione?
Credo Tommaso Bianco, 50 punti, perché, nonostante le poche corse disputate, è riuscito a conquistare l'ultimo posto utile per entrare in finale. Una meritata prima volta.

Chi invece ha disatteso le aspettative? Sempre se può avere un significato all'interno di un contesto amatoriale.
Penso di poter dire Alberto Benvenuti, 30 punti, che per la prima volta non parteciperà alle finali. Gli ha detto male tutto l'anno.

Qual'è stato il momento più bello del 2012?
Sicuramente il Trofeo Ermanno Mori a Civitanova Marche. Una formula unica per noi, tre prove nella stessa giornata, nel nomedel "Capitano", un evento ben riuscitoe spero di poterlo rivivereanche l'anno prossimo.

Nel corso dell'anno c'è stato un passaggio difficile da gestire?
Non è stato facile organizzarequeste finali, siamo stati in ballo fino all'ultimo per trovare le location in cui mettere in scena lo spettacolo conclusivo. Alla fine però sono soddisfatto del risultato ottenuto.

Il 2013 porterà qualche nuovo ingresso nel vostro gruppo?
Ci sarà un po' di ricambio, personalmente ho avuto contatti con Jessica Pompae Andrea Venezia. In uscita, invece, Ilaria Vecchi, Gloria Zuccaro, Francesco Iacolare e Gianluca Franceschillitutti in procinto di passare Gentleman Driver.

Quale obiettivo ti poni per il nuovo anno?
Ci sto lavorando da tempo e spero di riuscire ad ottenere che il nostro regolamento diventi uno strumento stabile, "sic et simpliciter", sul modello di quello ufficiale del trotto.

Domani a Bologna l'atto finale di un lungo cammino?
Si, è un circuito amatoriale che si è sviluppato lungo 31 tappee ha toccato tutti gli ippodromi di trotto italiani. Nelle corse a noi dedicate si sono dati battaglia 26 protagonistie al termine della stagione è stata stilata una classifica.

Un rating senza valore per la conquista del titolo, ma valido per qualificarsi alla finale?
Si, i nove finalisti sono stati selezionati in base ai punti raccolti nella stagione. Sono contento di essere riuscito a vincerla per il terzo anno consecutivo, con 154punti. Inoltre è servita per stilare un punteggio d'ingresso in maniera meritocratica premiante con 5 punti il leader e via scendendo di mezzo punto alla volta fino al nono. Alle due prove svolte nella giornata di ieri si aggiungeranno le due di domenica con l'ultima che godrà di un punteggio maggiorato. Logicamente i binomi di tutte le quattro prove sono stati sorteggiati dall'Assi.

In base a quale punteggio verrà compilata la classifica finale?
Nelleprime tre prove 12 punti al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, 5 al quarto e 3 al quinto, mentre nell'ultima batteria a punteggio maggiorato l'ordine sarà 16-12-9-7 e 5. In tutte e quattro le prove non verrà assegnato alcun punto dal sesto al nono ed il ritiro, di un cavallo assegnato, porterà in dote 4 punti, nelle prime corse, e 6 nell'ultima.

Lo scorso anno Federico Bongiovanni vinse di mezzo punto, all'ultima corsa, e all'ultimo tempo di trotto su Ilaria Vecchi. Anche quest'anno le premesse per un'appassionante finale non mancano di sicuro.
Andrea Milani


via Ippica 2.0
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Corse e molto altro domenica a San Rossore

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L'inizio del convegno è fissato alle 13.30 ed è articolato su sette corse. Il premio Piaggerta è la prova con la miglior dotazione, un handicap di buona qualità sui 1.400 metri della pista nuova. TILDEMA e CERCHIAIA sono due specialisti del tracciato e dovranno vedersela con BURBANZA, RIVERTIME e BESO. Da non sottovalutare il peso leggero ITSIR DI SAN JORE.

via (author unknown)
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Arcoveggio: la finallissima del Campionato Universitari

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Nella speranza che Generale Inverno si conceda una domenica di riposo dopo le tante intemperie sin qui scatenate, l'Arcoveggio propone un eccellente menù ippico, con i due anni ad inseguire la ricca borsa offerta dal clou e i nove finalisti della categoria giornalisti/universitari impegnati nella fase conclusiva del lungo itinere che li ha portati a frequentare tutti gli ippodromi italiani, isole comprese.

via (author unknown)
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