mercoledì 21 novembre 2012

Nicola Pinna: riparte da Livorno la strada che porta in Giappone

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Nicola Pinna esulta dopo la vittoria nel Tenno Sho (Fb)
Molti di voi avranno ancora negli occhi le immagini della vittoria di Mirco Demuro in Giapponenel Tenno Sho. Un orgoglio per il turf italiano e l'inchino del nostro top jockey all'Imperatore Akihitoha fatto il giro del mondo all'interno del circuito dei media.

L'Imperatore, assente dal 2005, nel 2011 non ha potuto godere dell'impresa di un altro fantino italiano, capace di vincere quella che è ritenuta una delle corse più popolari del circuito internazionale, Nicola Pinna.

Ed è proprio Nicola, livornese nato il 15-10-1988, il protagonista del nostro approfondimento visto che oggi sarà in pista a Livornoper assolvere a 5 ingaggi nella riunione.

Come di consueto prima di occuparci dell'attualità iniziamo con il raccontare la tua storia a cavallo, sei figlio d'arte quindi il tuo è stato un percorso segnato?
Non proprio visto che fino a 15 anni non avevo mai effettuato un galoppocon un cavallo. Dici bene la mia famiglia fa parte da tre generazioni del mondo delle corse, mio nonno AntonioVerdicchio, e mio papà Ivan sono stati protagonisti del galoppo tricolore. Quando ho confessato loro la mia volontà, di interrompere gli studi, non ci hanno pensato troppo "obbligandomi" ad andare in scuderia.

Quindi hai iniziato l'iter graduale che porta i fantini fino alla Scuola Allievi di Pisa?
Graduale non tanto, già durante la prima mattina di "lavoro" mio papà mi ha messo in sella, ad una cavalla invero molto brava, e mi ha fatto staffare corto da fantino. Sempre più emozionato ho scoperto la sua intenzione di portarmi in dirittura e una volta in fondo alla pista ha dato "la via" alla mia cavalla. Un galoppo sfrenato, per un ragazzo come me poco preparato, però mi è talmente piaciuto che in quel momento ho deciso di intraprendere questo mestiere.

I primi anni di trafila come sono stati?
Logicamente ho imparato tanto in scuderia da mio nonno e grazie ai consigli di mio papà, poi ho passato un periodo da Franco Contu e nel 2004 durante la scuola ho effettuato uno stageda Paolo Miliani. Dopo aver ottenuto la licenza sono tornato nella scuderia di famiglia avendo a disposizione i 20 cavalli in allenamento da mio nonno tra cui Genazzano che a 17 anni mi ha regalato
la prima vittoria.

Poco dopo il passaggio alla scuderia di Valfredo Valiani.
Si, dopo un anno ho firmato per lui il mio primo contratto da seconda monta. Il "titolare" era Claudio Colombiche montava con un peso alto e dunque, mantenendo la paroladata e dimostrandomi grossa fiducia, Valfredo mi ha dato la possibilità di mettermi in luce, un vero e proprio trampolino di lancio.

E arriviamo all'esperienza più significativa della tua carriera, quella a Cenaia alla corte dei Botti.
Sono arrivato nel momento in cui Endo ha appeso la sella al chiodo per dedicarsi alla professione di trainer e, nel periodo 2009 e 2010, ho ottenuto rispettivamente 134 e 148 vittorie comprese 10 Listed Race e 2corse di Gruppo come il Dormello e il Verziere. Un periodo eccezionale e ricco di soddisfazioni.

Tante vittorie ma quale ricordi con più piacere?
Sicuramente ilDormello di Blessed Luck. Una prova di prestigio per le femmine di due anni risolta a spese di altre due esponenti del team Botti con in sella Mirco Demuro e Umberto Rispoli. Le distanze sul palo furono 0,5 e corta testa a dire di una retta d'arrivo combattuta che mi regalò una doppia soddisfazione, sia per i colleghi battuti sia per aver riportato l'allevamento italiano, dopo 10 anni, avincere questo Gruppo 3.

Di quel periodo qual'è il soggetto a cui sei rimasto più legato?
Sempre per la Effevi direi Cottonmouth. Con la figlia di Noverreho vinto sei corse tra cui il Verziere di Gr 3, e tre Listed Race (l'Andred, il Paolo Mezzanotte e l'EBF Terme di Merano), dominando il circuito delle femmine sul doppio km. Un gioiellino con cui andavo in avanti e, attaccandomi allo steccato, ne perdevo poche. Al mattino non era proprio semplice da gestire e meno male che i fantini girano al largo, per non innervosirle ulteriormente visto che sono associati all'impegno agonistico, da questo tipo di femmine terribili.

A lei è legato un episodio che si tramanda tra gli uomini di scuderia a Cenaia. Una mattina arrivò il veterinarioper effettuare un banale e veloce prelievo del sangue e, conoscendo il suo caratterino, molti artieri si erano raccoltiintorno al veterinario per assisterlo nel box. Il risultato? In poco tempo li ha fatti uscire dalla sua "casa" a gambe levate...

Poi il 2011, sicuramente un anno particolare...
Certo una stagione difficile in cui però sono riuscito a centrare la vittoria più prestigiosa della mia carriera. Sono stato tre mesi nel Sol Levante portando a casa 18 vittorie tra cui molte Listed e logicamente il Tenno Sho di Gruppo 1 con Tosen Jordan. Un'esperienza divisa in due spezzoni, maggio-giugno e ottobre, e nei miei primi sessanta giorni mai avrei pensato che quel posto d'onore in Gruppo 2 con Tosen mi avrebbe poi regalato, a distanza di qualche mese, la possibilità di montare e vincere la corsa dell'Imperatore.

Il Giappone per staccare dall'Italia?
Sai la collaborazione con i Botti si chiuse perché l'arrivo diBranca mi tolse spazio e occasioni, ma, usando una metafora calcistica, non puoi farci niente se la tua squadraingaggia Messi e ti mette in panchina. Fabio è un numero uno ed a un certo punto bisogna capire quando è il momento di cercare nuovi stimoli, non è stato comunque facile e, per ritornare al Giappone, devo ringraziareUmberto Rispoli senza il quale non sarei potuto andare in Oriente.

Una vittoria a 33/1 davanti ad una folla immensa, guarda il video, quali sono state le tue emozioni?
Ricordo con maggiore luciditàil pre ed il dopo perché vincendoho provato una sensazionevicina all'estasi e in quello stato ho presente solodi aver iniziato a lanciareal pubblico casco, occhiali e tutto il resto. Di quello che è successo primaricordo nitidamente che quando tornaiin Giappone, nel mese di ottobre, in molti mi avevano parlato benedella condizione di Tosen Jordan ed effettivamente quando lo lavorainell'ultimo test mi impressionòmolto.

Non ero mai salito in sella ad un soggetto capace di toccare simili velocità e il fatto mi spaventòperché essendo un outsidermi faceva pensare a quanto potessero andare fortei favoriti. Poi in corsa ho seguito i consiglidi Mirco Demuroed il cavallo, allenato da Yasutoshi Ikee lo stesso di Orfevre, ha fatto il resto. Ti ripeto andare sotto quellatribuna da trionfatore mi ha lasciato senza fiato, è stato bellissimo.

Quali sono stati i complimenti che ti hanno fatto più piacere?
Quelli dei miei colleghi, Umberto e Mirco in primis, tra cui quelli inaspettati di Soumillon, per me è stato come per un calciatore della Primaverasentire al telefono i complimenti, per un goal segnato, di Del Piero.

E siamo all'attualità del 2012.
Una stagione in cui ho vinto, in primavera, un Gruppo 2 perfemmine in Giappone e che mi vede collaborare con la scuderia Topeekadi Silvia Casati.Mi trovo molto bene, abbiamo una quindicinadi cavalli tra cui Bettollegià piazzata in Gruppo 3 e Listed Race. Il mio obiettivoper il futuro è quello di ritornare ad occupare una delle prime cinque posizioni, della classifica fantini, per poter richiederela licenza in Giappone e magari riassaporareil profumo delle corse importanti.

Alla prima corsa salirai in sella ad Oro di Pisa, chance?
Per il dueanni da Whipper ci sarebbe voluta più distanza dei mille metri odierni. Nelle ultime due uscite, in cui l'ho interpretato, mi è sembrato in progresso, quindi per un piazzamento ci siamo anche noi. Favorito Crystal Court.

L'ingaggio con Cayan è poco decifrabile.
La tre anni di De Benedetto ha solo un piazzamento in carriera, peraltro recente, ed era favorita nel suo ultimo impegno. Vedremo al tondino quali saranno gli ordini, ma oggi posso essere di poco aiuto a chi ci legge.

Nella vendere formerai un binomio con Farbror Meget, dura?
Il portacolori della scuderia Ardenza sconta ancora al peso delle vittorie passate, poco programma per lui che negli handicap ha tanti kg e nelle vendere trova maggiore qualità. Direi difficile e per la vittoria mi orienterei su Ftan.

Prima del Quinté scenderai in pista con Oro di San Rossore, ci speri?
Si la distanzaè la sua e lo conosco bene avendolo montato nelle ultime treuscite. Nel caso in cui riuscissimo ad andare davanti, grazie all'ausilio del paraocchi, sono convinto che ci giocheremo delle buone possibilità. Gli avversari per la vittoria sono Madrenatura, con Cristian Demuro, e Yannakis.

Infine il Quinté con Sciolze, forse la migliore carta della giornata?
L'allieva di Ferramosca conta tanto, è una specialista di queste corse e ne ha già vinta qualcuna. La forma c'è perché veniamo da due posti d'onore e quindi ci spero molto. I rivali sono Ten On Ten, con un buon peso, Zampogna bene a Roma e reduce da un tentativo in HP, e Kaimakan bene con me nell'ultima prestazione ed a suo agio sulla pista.
Andrea Milani


via Ippica 2.0
http://www.ippicaduepuntozero.com/2012/11/nicola-pinna-riparte-da-livorno-la.html
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