mercoledì 28 novembre 2012

Fattrici da record: Zagabria nel nome degli....Dei

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Ok America
Lo spunto per l'approfondimento di oggi ci viene fornito dall'attualità del nuovo record della pista di Firenze, 1.13.2, siglato da Ok America, guarda il video, non più tardi di domenicascorsa.

La mamma dell'allieva di Riordan è Zagabria Dei, portacolori della Guida Italia, nota al grande pubblico per aver dato i natali anche a Lisa America e alla recente vincitrice, sulla pista di San Siro, Radysin America.

Zagabria Dei, da Victory Dream e Donnina, è stata una cavalla classica vincendo il G.P. Marche, il Società Terme di Montecatini e il Mediterraneooltre ai filly del Mangelli e dell'Allevatori. Somme vinte per 290.000 euro ed un record sulla breve di 1.13.4per una vera protagonista della sua generazione.

Nelle nove annate di produzione Zagabria ha messo in pista anche Guida America, da Balanced Image 1.11.8, e Italy America, da Uronometro 1.13.3, mantenendo sempre uno standard molto elevato.

Ok America, da Andover Hall, ha un record di 1.12.1 sul miglio e in carriera ha vinto il Premio Emilia ed il Città di Napoli filly, Lisa America, da Varenne, è l'indigena più ricca di sempre con una cifra ben superiore al milione di euro, tra Italia ed Estero, e del suo palmares ci piace ricordare il Gran Premio d'Europa, l'Oslo Grand Prix, il Costa Azzurra ed il Circuito dell'Uetdel 2010. I record di Lisa sono 1.10.1 e 1.11.1sulla lunga distanza, mentre Radysin America, Donato Hanover, ha solo due corse all'attivo e, dopo un debutto non troppo fortunato, ha vinto in 1.15.9 destando una buona impressione.

Dopo questa doverosa premessa vi proponiamo le parole di chi ha allenato tutti i cavallimenzionati, da Donnina fino a Radysin America: Jerry Riordan. Lo intercettiamo al telefono mentre ad Halmstad sta per salire sul treno, dopo una mattinata di lavoro, ed in procinto poi di prendere il volo per fare ritorno verso casa. Tra uno sbuffo e l'altro della locomotiva questo è il resoconto dell'interessante colloquio:

Lou Guida è un proprietario entrato nella Hall of Fame del trotto a stelle e strisce per meriti in pista, quindi non nuovo a buoni cavalli, ma come ha avuto l'intuizione di comprare una pepita d'oro come Zagabria Dei?
La storia inizia prima, durante il mio ultimo anno di lavoro negli States, quandoDonnina per il mio training vincele Pennsylvania Sire Stakes per i due anni. Lou era comproprietario della figlia di Super Bowl e quando, di lì a poco, mi sono trasferito in Italia, ha deciso di cedere la quota che deteneva.

Qualche anno dopo Mr Guida si presenta alle Aste di Harrisburgh in compagnia di Tommaso Cavalli, che all'epoca
muoveva i primi passinel settore, e lo convince ad acquistare proprio Donnina, già gravida di Victory Dream, per 110 mila dollari in modo da destinarla al suo allevamento.

Che soggetto era Donnina?
Una femmina precoce e velocissima in perfetto stile yankee, piaceva moltoa Lou tanto che non molto tempo dopo mi mandò in missione!

In missione?
Si, mi mandò a visionare la puledra in paddock, da Cavalli, e dopo aver ricevuto il mio report, in cui la descrissi come un soggetto morfologicamente corretto e di buona presenza, concluse la trattativa con Tommaso e mi affidò il primo prodotto della "nostra" Donnina.

Zagabria si dimostrò una femmina di valore, che ricordo hai di lei?
Assomigliavamolto alla mamma, anche lei veloce in partenzae non troppo tenace, e mi diede subitol'impressione di essere una buonacavalla. Spesi parole di elogionei suoi confronti con Lou, ma dopo un paiodi corse, invero condizionateda sfortune varie e comunque terminate in secondaposizione, Mr. G. era un po dubbiososulle qualità di Zagabria.

Allora attesi il momento giustoper darla partente e, quando Guida si presentò in Italiaper le consuete vacanze, chiesi a Bellei di venirmela a guidare appositamentea Milano. Volevo fosse tutto perfettoed infatti vinse facilmente in 1.16.3dimostrando di valere i Gran Premi. Zagabria era una cavalla sana, molto intelligente e capace di battere i maschi, in più occasioni, correndo di rimessa, ma era disponibile anche a correre da leader, nella categoria giusta, senza nessun problema.

Cosa ritrovi in Lisa, Ok e Radysin di Zagabria Dei?
Un tratto comune ed inconfondibile è la capacità di stare calmee tranquille nella routine quotidiana. Sono tutte etre delle bambine e anche se, soprattutto Lisa, in corsa sono un poaccese, poi appena uscitedalla pista sono bravissime. Mangiano e dormono, viaggiano senza problemie non hanno paura di niente. Utilizzano i momenti in scuderia per recuperare le energie e non ne sprecano mezza. Non ci crederai ma Lisala mattina della corsa, dopo aver fatto colazione, era abituata a schiacciare un pisolino, sapeva di dover correre, ma alcontrario della maggior parte dei cavalli pensava a riposarsie non sentiva la pressione.

Lisa America dopo la vittoria nell'Aby Stora Pris

A proposito di Lisa, come sta? Sei andato a trovarla?
Purtroppo nella mia start upqui ad Halmstad non ho trovato il tempo, ma andrò sicuramentenon appena nasceràil puledro. Pensa che proprio ierimi hanno fatto un'intervistaper la tv svedese in cui mi hanno chiesto, tra l'altro, come mi sentivoa sapere Lisa in mano a Kolgjinied ai suoi proprietari che la gestiscono in razza.

Ho risposto loro che stavo malee mi sentivo come se mi avessero portato viala moglie, poi, continuandocon le battute, ho riferito di sentirmi ancora peggiodopo aver saputo che l'hanno destinata a quel "brutto" di Joke Face, traduzione libera di faccia da scherzo o brutta faccia ndr. Non penso abbiano capitola freddura instile inglese, riferita al "loro" campione, perché è sceso il geloe hanno chiuso in fretta il collegamento.

Come sta andando la tua succursale svedese? Erik Bondo ti ha poi seguito in questo progetto?
Bondo mi ha lasciato... solo, non ha più dato seguito alle sue intenzioni. Oggi ho 11cavalli perché ne ho appena vendutitre, tra cui Ortega de Murae Laurel America, qualche risultatoarriva e sono contentodi questi primi mesi in Svezia.

Vengo volentieriperché le strutture, lepiste in primis, sono fantastiche, tutto viene gestito con buon senso e i cavalli, anche quelli di medio valore, possono guadagnareed hanno mercato. Abbiamo pochespese, vista la centralità di Halmstad, i premivengono pagati in brevissimotempo e in moltecorse vengono ricompensati anche il settimoo l'ottavo arrivato. Se frequenti il circuito dellaV75, un po come le Trisdi una volta, hai un ottimoritorno economico e poi il fattore determinanteè che qui i cavalli stanno bene.

Ritornando all'attualità italiana adesso che programma hanno Ok America e Radysin America?
Ok sta correndo bene, non per il record, mi sa che a Firenzelo abbasseranno presto, ma per la disponibilitàche mi sta offrendo. Lacorsa di domenica si è rivelata facile e per la primavolta in carriera ha potuto correre in testa. Il mio obiettivocon lei è il meeting d'hiver a Vincennese le corse italianeserviranno a farle mantenere la forma. Radysin ha dimostrato di avere una buona punta di velocità, ma deve ancora costruirsinel fisico. Se il passaggio d'etàci regalerà una cavalla fisicamente più prontapotremo pensare di scalare le categorie.

Da grosso conoscitore dei sistemi americani come giudichi il ritiro in razza di Chapter Seven?
Sinceramente non me lo spiego, forse una poca conoscenzadelle possibilità offerte dal programmaeuropeo. Il motivo ufficialeè che non volevanofar correre uno contro l'altro, hanno la stessa proprietà, Chapter Sevene Market Share, aggiungendo poi che il quattro anni non aveva più niente da dimostrare. Ritengo Chapter capacedi una campagna europeaad alto livello e fossi stato io a decidere gli avrei fatto fare il consueto iterdi avvicinamento all'Amerique per poi chiudere con ilFrance, ma la paura di trovare delle difficoltà ha prevalso. Un peccato.

Ci sembra di sentire un "tutti in carrozza", in lingua svedese, e allora, dopo una piacevole chiacchierata, lasciamo il trainer di Boston al suo viaggio di ritorno.
Andrea Milani



via Ippica 2.0
http://www.ippicaduepuntozero.com/2012/11/fattrici-da-record-zagabria-nel-nome.html
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